Dopo i k.o. con Juventus e Inter, il Torino deve tornare a far punti in casa: ma in un clima rovente e con una squadra decimata
Due partite, due sconfitte, quattro gol subiti e nessuno segnato: no, il Torino proprio non si è sentito a casa nelle ultime uscite sul proprio campo. Juventus e Inter hanno di fatto accelerato lo scollamento fra la fetta rumorosa del tifo granata e le due anime del club, quella dirigenziale (Cairo) e quella tecnica (Mazzarri). Quello con la Fiorentina, per tale contesto, è un appuntamento che sa di resa dei conti. La vittoria di Genova non ha calmato le acque – anche se tra gli ultras e i giocatori, dopo le bombe carta, si sono osservati segnali di tregua al rientro nel capoluogo piemontese – e così al Toro non resta che una via: quella della vittoria. O almeno della non sconfitta. Che scaccerebbe il fantasma di un record negativo risalente al 2014.
Torino, tre sconfitte consecutive in casa mancano dal 2014
Tra febbraio e marzo di quell’anno, infatti, i granata di Ventura inanellarono ben tre sconfitte casalinghe consecutive: contro Bologna, Sampdoria e Napoli. Da allora (fonte: OPTA) una striscia negativa così non si è mai piĂą registrata.
La grande chimera di questa stagione, comunque, resta il successo: è dal 26 settembre che WM e i suoi non fanno gioire il pubblico del “Grande Torino”. E certamente c’è anche questo alla base delle fiamme di contestazione che ardono ormai da qualche settimana.
Mazzarri in emergenza verso la Fiorentina
E pensare che 38 dei 63 punti accumulati nella classifica 2018/2019, il Toro li conquistò proprio tra le mura amiche. Altri numeri, decisamente.
Con la Fiorentina, intanto, Mazzarri dovrĂ fare la conta dei presenti. Ieri si è fermato anche Lukic, dopo Millico e Belotti. Con Zaza scivolato indietro nelle gerarchie, il serbo potrebbe anche essere sostituito da MeitĂ©. Ci voleva pure l’emergenza, in un momento così.
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Sticaxxi, aspettiamo altre buone nuove.
Noto che a nessuno frega un caxxo della partita di domani. Altro record cairota.